Tra spirali e Labirinti

C’è un simbolo antichissimo che accompagna l’uomo da sempre. Esso accomuna  moltissimi popoli  che, teoricamente,  non dovrebbero avere avuto contatti tra di loro. Il simbolo è quello della spirale e la sua evoluzione in labirinto. Lo troviamo  in forma più o meno evoluta in tutti i continenti  in sculture, bassorilievi, petroglifi, dipinti etcc..  Dovunque esistono miti e leggende, favole, architetture e giardini che fanno riferimento  e questo  simbolo.

labirinti

Le rappresentazioni dei labirinti in tutto il mondo presentano da sempre una struttura omogenea contenente  un cammino a spirale che porta fino al centro. La forma di base è una croce circoscritta in un cerchio, generata dal movimento intorno al centro. La croce simboleggia la terra , il cerchio  è il simbolo del sole dell’universo, del macrocosmo.

 

deamadre

Una teoria molto accreditata  lega l’immagine della spirale al  culto della Dea Madre che rappresenta il mondo sotterraneo. Le grotte sono i luoghi di culto della dea e anche  la spirale rappresenterebbe il mondo sotterraneo. Le caverne sono viste  come le viscere della dea, in particolare  l’utero  con le sue capacità riproduttive e per analogia la spirale rappresenterebbe  le viscere umane. A  sostegno  di questa versione però non ci sono dei riscontri tangibili e si tratta  piuttosto di una collegamento legato  al fatto, che entrambi questi simboli sono stati riscontrati in varie culture sparse  per il mondo, che non avevano tra loro  legami spiegabili.  Resta il fatto che questo simbolo (o simboli) devono rappresentare qualche cosa di importante e da approfondire perché la loro diffusione geografica e quella temporale sono i sintomi di qualche cosa che non siamo fino  ad oggi è riusciti a decifrare completamente.

utero

 

Il labirinto è un archetipo molto importante e rappresenta il viaggio iniziatico, l’evoluzione dell’uomo, la discesa agli inferi e la ricerca della conoscenza. E’ Il percorso all’interno della dea, all’interno dell’utero per giungere all’origine della vita,  all’unità primordiale all’origine del Tutto.

Nella mitologia e nella letteratura antica la “ discesa agli inferi “è un motivo ricorrente. Tra i viaggi più celebri ricordiamo il viaggio di Persefone, rapita  e trattenuta negli Inferi da Ade,  il viaggio senza ritorno di Euridice, l’amata sposa di Orfeo. Nell’Ade scendono Teseo, Eracle e persino Dioniso che si cala nell’Oltretomba per ritrovare la propria identità divina. Anche Ulisse scende nell’Ade per apprendere quale destino lo aspetta. Ulisse mortale scende negli inferi, vivo di una nuova vita, rinato dopo l’esperienza concessa a pochi. Alcuni secoli prima questa sorte era toccata a Innana la Signora del Cielo e a Gilgamesh, l’eroe babilonese che combattee contro Khubaba mostruoso gigante con la testa di toro e il volto formato da viscere. Le viscere sono collegate al concetto di labirinto, e non a caso in alcune tecniche divinatorie il responso favorevole o meno dipende dai rigiri delle budella.
Nel mito di Teseo e il Minotauro il “cuore” del labirinto assomiglia ad un utero materno “rigeneratore” e il filo di Arianna ad un cordone ombelicale. Il minotauro è un embrione, un germoglio nel ventre della madre, un ombra inquietante con cui ciascuno è chiamato a confrontarsi. Il ritorno alla luce rappresenta una nuova nascita .

minotauro

Il termine labyrinthos è greco (si è ipotizzato che l’etimo del termine labirinto sia lo stesso del termine labra, che in greco significa nascondiglio), ma ha sicuramente origini più antiche. In epoca più recente il termine labirinto  viene associato ai termini  latini  labor intus, che significa “lavoro interiore” infatti rappresenta  il  lungo e difficile cammino dell’iniziato alla ricerca continua del “centro“, dell’ asse cosmico che corrisponde a una sacra geografia interiore.  I primi testi che parlando di labirinti sono di autori come Erodoto, Strabone, Diodoro e Plinio il vecchio. Tuttavia, l’età del labirinto e le sue origini non sono chiare infatti ne troviamo traccia dal caucaso all’india fino in Indonesia. In forme alterate anche in Polinesia e in tempi moderni  presso gli Indiani del nord del Messico  fino al Mato Grosso.

Uno dei primi labirinti costruiti dall’uomo di cui si abbia notizie  fu quello del Lago di Deride nel Fayuum. Erodoto, autore del 5° secolo a.C., afferma che al suo tempo il labirinto era antico già di 1300 anni e così lo descrive scrive nella sua opera:

«Ed io ho visto; è superiore a qualsiasi cosa si possa dire in merito; già le piramidi sono al di sopra di ogni possibile descrizione, ma il Labirinto vince il confronto anche con le piramidi».

egitto

Il biblista Flavio Barbiero esprime l’avviso che proprio in quel labirinto Mosè avesse partecipato alla sua cerimonia di iniziazione.

Il labirinto assume per i vari popoli e per le varie culture significati diversi.

Nel mito greco il labirinto è una prigione da cui non si può fuggire come il dedalo di  Minosse, nell’Eneide nasconde l’entrata dell’Ade.

L’arte tantrica vede nel labirinto l’aspetto mentale dello spirito (e l’immagine appunto ricorda il cervello umano).

L’antico dedalo egizio riflette la struttura dell’universo.

Gli indiani D’America pensano che sia il passaggio da cui emersero ed entrarono nel mondo i loro antenati.

Nell’antico calendario di Tiahuanaco come quello di Cnosso si ricollega la struttura del labirinto a quella del tempo.

In India il labirinto è collegato alla tradizione del Mandala. In questo caso lo Yogi costruisce il labirinto come un novello Dedalo, e poi come Teseo lo decodifica e lo usa per sfuggire alla sua prigionia  dall’illusione del  Maya

Per l’uomo medioevale il labirinto  rappresenta la via di un pellegrinaggio. Proprio per questo in numerosissime chiese d’Europa (praticamente in tutte le cattedrali gotiche) si trovano svariate rappresentazioni di labirinti raffigurate sulle pareti o sul pavimento; nella foto seguente il labirinto della Cattedrale di Chatres.

chart

Qui di seguito il tracciato del labirinto posto nel lato più piccolo della cattedrale di Lucca dedicata a San Martino,  difficile da scoprire. E’ volutamente nascosto quasi a sottolineare il suo enigmatico simbolismo. E’ accompagnato da una scritta: ” Questo è il labirinto costruito da Dedalo cretese dal quale nessuno che vi entrò potè uscire, eccetto Teseo aiutato dal filo d’Arianna.”

lucca
Il simbolo del labirinto, legato alla figura di Salomone si trova anche raffigurato sul frontespizio di alcuni manoscritti alchimici e fa parte delle tradizioni magiche attribuite a Salomone. Il passaggio attraverso il labirinto è definito dagli esoteristi “spirale della vita”, e simboleggia il passaggio dalle tenebre alla luce . Ed è proprio all’interno dei labirinti che gli antichi collocavano quei santuari ove si svolgevano le cerimonie di iniziazione.

Chi entra nel labirinto è in cammino per la sua destinazione finale: il centro il nucleo del suo essere. L’uomo in cammino nel labirinto si avvicina al centro per esserne poi allontanato subendo così un processo di maturazione, nel corso del quale viene messa alla prova la sua volontà e perseveranza. All’interno dello spazio chiuso del labirinto, cioè in se stesso, si possono conciliare la croce dell’uomo terrestre e il cerchio dell’eternità.

Forse il più noto percorso  iniziatico che utilizza l’archetipo della spirale  è iIl viaggio di Dante nella Divina Commedia. Si tratta di  un viaggio a spirale dove  i gironi sono dei cerchi concentrici e Dante passa da un cerchio più largo a quello più stretto. Dante racconta che si aggiungono strade sbagliate per confondere chi non è degno e per occultare la strada come nella selva oscura che è equivalente ad un dedalo. All’interno della selva non a caso la diritta via è smarrita. Dante trova finalmente la via guidata da Virgilio e si ha il passaggio dal dedalo al labirinto e dal labirinto alla spirale, perché il percorso di Dante  può essere considerato spiraliforme. L’evoluzione o meglio l’involuzione è stata da spirale a labirinto e per tornare al centro si deve passare dal labirinto alla spirale ovvero il passaggio inverso, all’interno del labirinto bisogna trovare la via diritta. Il ricordo di una via privilegiata, di una strada maestra che permetta di giungere al cuore dell’uomo.

dante

Il labirinto si presenta come una rete di meandri apparentemente senza fine, almeno fino a quando non si comprende che tutto ciò porta ad uno scopo e si riconosce l’unico cammino che conduce al centro. Nel labirinto il cammino termina al centro. Dunque il labirinto è la via interiore che bisogna trovare e percorrere fino al centro. Per trovarla occorre uscire dagli stereotipi della comune percezione.

I problemi della vita appaiono spesso all’uomo comune come un intricato labirinto, nel quale è difficile imboccare la giusta direzione, se non dopo aver compiuto molti tentativi ed errori ed averne pagato le conseguenze. Se si potessero però vedere le cose da altri punti di vista, ad esempio salendo di una piccola altura, il labirinto rivelerebbe subito la sua ingannevole struttura, e sarebbe molto più facile trovare l’uscita.

L’uomo non iniziato, ancora completamente chiuso nei propri schemi mentali, è intrappolato in un labirinto, ed incapace di vedere il percorso. L’iniziato gradualmente può riuscire ad elevarsi e vedere la strada in maniera più chiara riuscendo a trovare la via verso il centro.

Collegate al labirinto troviamo le danze sacrali. Ogni danza antica aveva carattere ritualistico. Si parla delle danze di Teseo anche nell’Iliade. Queste danze sarebbero la rappresentazione da parte dell’eroe ateniese e dei fanciulli  che erano con lui della storia, della celebrazione della vittoria all’uscita dal labirinto. I danzatori  si tenevano per mano o tenevano un filo (vedi filo di Arianna) e ondeggiavano lungo linee sinuose, avvolgendosi come una spirale e svolgendosi in linea retta rappresentavano l’entrata e l’uscita dal dedalo.

danza

Iniziavano dalla sinistra (male) verso destra (bene). La danza è anche detta “ danza delle gru”  forse ad indicare il volo verso l’alto (libertà) o i movimenti degli uccelli .

Il tema della danza sacra è  molto vasto si trova nei pellerossa, nelle Antille, tra i Maya, in Cina, in India, in Africa (Zulu) . Tutte le danze nel mondo antico erano sacrali, e ancora oggi di queste danze resta il ricordo in danze siciliane (il missionari), presso i pellerossa e nelle  danze funebri in Corsica.

Nei riti praticati dagli sciamani si usa spesso  il ballo per raggiungere la  trance per  poter parlare con gli spiriti. Si può ipotizzare che siano esistiti tipi di ballo che seguivano il percorso della spirale per raggiungere la  trance ballando  lungo la spirale in tondo. Un po’ come i Dervisci che ballano freneticamente roteando su se stessi, ma aggiungendo un movimento di avvicinamento  al centro.

dervisci

Il  ballo verso il centro  rappresenta il viaggio verso il centro occulto dell’uomo, all’interno delle viscere, nel cuore, centro spirituale dell’uomo che lo pone in contatto con la divinità. Come  nelle moderne scuole di ballo sul pavimento sono disegnati i passi da eseguire, così la spirale poteva servire agli sciamani per eseguire i loro balli e giungere alla trance.

sciamano

La trance sciamanica è un modo per comunicare con l’oltremondano e può essere considerato una sorta di viaggio. La spirale rappresenta il mondo sotterraneo proprio perché rappresenta le viscere, ed il ballo lungo la spirale è una sorta di viaggio verso il mondo inferno per poi ri-“uscire” a “riveder le stelle”.

Nella penisola salentina, in Puglia esistevano fino a pochi decenni fa il fenomeno delle tarantolate ovvero di donne che pizzicate da un fantomatico ragno, la tarantola, sono percorse da spasmi che le costringono a un ballo irrefrenabile che spesso termina nei pressi di un luogo sacro. Nonostante le spiegazioni sociologiche è evidente il legame con i culti della Dea Madre perché il ragno è un animale sacro alla dea ed il ballo non che può che essere il ricordo di un rito sciamanico che prevedeva il ballo e la musica per ottenere la trance come succede tuttora in alcune popolazioni o nel caso dei Dervisci già citato.

taranta

 

 

Il fascino del labirinto non ha lasciato indifferenti neanche gli studiosi e  scrittori  moderni, da Jung a Kafka a Youce, da Roussel a Borges fino ad Eco e Calvino  che hanno riconosciuto nel dedalo un’immagine efficace per descrivere il mondo.

 

Nel labirinto non ci si perde

Nel labirinto ci si trova

Nel labirinto non si incontra il Minotauro

Nel labirinto si incontra se stessi

 

Kern

 

riferimenti:

http://ilsitodelmistero.blogspot.it/2012/10/il-labirinto-la-spirale-ed-il-ballo.html

Tesi di Eliana Poderati “Il labirinto: archetipo universale – Kolam e Mandala”

http://www.lacosapsy.com/?p=1794 

 http://www.ilnavigatorecurioso.it/2014/06/12/il-labirinto-di-meride-conserva-i-segreti-della-storia-dellantico-egitto/

http://pensieri-di-gandalf.blogspot.it/2011/12/larchetipo-del-labirinto-e-la-pietra.html

http://esoterismografico.blogspot.it/2012/06/parliamo-del-labirinto.html

DEDALI E LABIRINTI

Da: http://earthworks-m.blogspot.co.uk/2011/03/into-labyrinth.html

labirinth

I labirinti  e i dedali hanno una storia che risale a più di 4000 anni (ndr in questo documento distinguiamo  il labirinto dal dedalo intendendo il primo come un percorso tortuoso ma che ha una sola via, mentre il dedalo ha più soluzione, con vari livelli di difficoltà). I primi esempi di labirinto sono stati trovati scolpiti nella roccia in  varie parti del mondo. Per molte culture e per migliaia di anni, i labirinti sono stati simboli potenti, ma  i dedali sono di origine più recente, e sono l’evoluzione  dei primi labirinti di circa cinquemila anni fà.(caerdroia)
labirinto1 labirinto2 labirinto3labirinto4labirinto5 labirinto6
 La pietra Hollywood.

La pietra Hollywood  è stata ritrovata in Irlanda nel  1908, da delle persone che stavano cacciando. Secondo la storia il loro furetto inseguiva un coniglio che era andato a nascondersi sotto la pietra,  quando hanno tirato via la pietra hanno scoperto sotto il bassorilievo .
Un’altra versione della storia parla  invece di uomini a caccia di un ermellino. E’ stata trovata in un vecchio  sentiero lastricato che passava attraverso le montagne di Wickow e che era anticamente  usato dai pellegrini .
labirinto7 labirinto8 labirinto9 labirinto10 labirinto11 labirinto12
Questa è una foto di uno dei due labirinti di siepi che si trovavano nello Scarborough, nel nord dell’irlanda. Entrambi sono stati fatti distruggere dall’amministrazione locale, uno per far posto ad un parcheggio e l’altro per costruire una casa di riposo  per preti in pensione. E’ un mondo strano….
labirinto13 labirinto14 labirinto15 labirinto16 maxe

Storie di alberi … parte tre

Nei due articoli precedenti abbiamo raccontato  due aneddoti riguardanti  il rapporto tra elementi vegetali ed  una persona che possiamo definire fuori del normale. La sensibilità particolare e l’energia interiore  di Jone Chicchiarello ha reso possibile una comunicazione tra due mondi diversi. Il mondo della consapevolezza umana e quello della consapevolezza vegetale. Questa volta Jone ci racconta un fatto molto diverso, ma anche questo particolarmente intrigante.

” Quando ho raccontato questi due aneddoti anomali   riguardanti il mio rapporto con il mondo vegetale,  mi  sono riaffiorate alla mente altri accadimenti che oserei  dire quantomeno strani, alle quali ho dato molta importanza, ma che non ho mai condiviso con altri  per la loro  strana particolarità. Questi fatti, come molti altri sono poi  finiti  nel dimenticatoio.

Per prima cosa vorrei  esporre un  fenomeno visivo che ho discusso con varie persone, ma per  il quale, secondo me, nessuno è riuscito a dare una spiegazione soddisfacente che avesse un po di logica e che potesse dare una motivazione alla stranezza. 

alberi5

La montagna che si trova di fronte casa mia, dal versante nord offre una vegetazione lussureggiante; sulle sue pendici moreniche, tutte in bella vista, crescono in prevalenza carpini e conifere, oltre ad essere considerata dagli esperti un giardino botanico, è un area  unica in Europa per la presenza di  qualche varietà di fiori e funghi.   Alcuni anni fa,  otto o al massimo  dieci se non vado errato, moltissime piante  si sono essiccate in breve tempo senza una evidente ragione; una quantità elevata per non dire enorme, ma quello che è stato più strano è che le piante essiccate formavano  una geometria da capogiro. Era un capolavoro geometrico, le piante  erano disposte a forma di  X, con angoli perfettamente a 90°;il tutto  dava l’idea di essere stato fatto con la squadra ed il righello. La cosa più sorprendente però era che gli alberi rinsecchiti formavano   tre file  parallele che andavano da sinistra verso destra e due da destra verso sinistra.  Ho calcolato che la loro lunghezza, visto che la distanza da casa mia è circa 1 km e mezzo , era di oltre 100 metri, e che tra una fila e l’altra c’erano più di venti metri. Gli alberi si trovavano ad una  quota di  600 ai 750 metri.  Purtroppo non ho una foto rappresentativa e così ho fatto uno schizzo  di come appariva l’effetto visto dall’alto:

alberimorti

 

 Ammirare quella stranezza da casa mia lasciava  a bocca aperta, sembrava  un marchio marrone che risaltava in mezzo al verde, un ricamo fatto con estrema perfezione, le X così erano due, una marrone e una verde smeraldo all’interno.    Quando avvengono di questi  fenomeni non serve  interpellare “cervelloni”, perché è assurdo pretendere risposte che non si possono dare. Dal mio punto di visto sono più propenso a credere che sia l’effetto di una fonte di energia molto potente che arriva dallo spazio.

raggi

Che sia positiva o negativa non saprei proprio dire, ma di sicuro è arrivata tagliente e sottile come una enorme scure dall’etere,  e gli alberi che si sono trovati nella sua traiettoria non hanno retto all’impatto.   Questo per me sta a dimostrare la vita e la potenza, e mi pongo una domanda: che ci sia stata sofferenza?  Ora, lascio a voi  le vostre considerazioni “.

 

ENERGIA DEGLI ALBERI

Dal libro Tao yoga. Chi Nei Tsang. Terapie del massaggio Chi per gli organi interni.

Di Mantak Chia, Maneewan Chiatao

 

 

Raccogliere l’Energia degli alberi

Le qualità curativi degli alberi

I maestri Taoisti osservano che gli alberi sono delle piante oltremodo potenti. Non solo possono  assorbire l’anidride carbonica e trasformarla in ossigeno, ma possono assorbire anche le forze negative e trasformarle in positive. Gli alberi sono profondamente radicati nella Terra e più le loro radici sono profonde più in alto si levano possenti verso il Cielo. Gli alberi quindi assorbono l’Energia della Terra e la Forza Universale del Cielo.

Gli alberi e tutte le altre piante possiedono la capacità di assorbire la luce delle energie e di trasformarla in nutrimento; infatti, gran parte del loro fabbisogno nutritivo dipende dalla luce, mentre l’acqua e i Sali minerali ne costituiscono soltanto il 30%, Gli alberi possono vivere a lungo.

RADICI

Gli alberi come guaritori e amici

Gli alberi sono le piante più grandi e più avanzate spiritualmente della Terra. Essi stanno continuamente in meditazione e l’energia sottile costituisce il loro linguaggio naturale. Quando la vostra capacità di comprendere tale linguaggio aumenta, potete iniziare ad avere relazioni con loro. Essi possono aiutare ad aprire i vostri canali energetici e a coltivare la calma, la presenza e la vitalità. A vostra volta potete aiutarli ad eliminare i loro blocchi e le parti devitalizzate. E’ una benefica relazione reciproca che merita di essere coltivata.

Scegliere un albero con cui operare

Nel corso della storia gli esseri umani hanno usato tutte le parti dell’albero per produrre medicine con cui curarsi. A tal scopo gli alberi miglior sono quelli grandi, soprattutto i pini. Questi irradiano la Chi, nutrono il sangue, rafforzano il sistema nervoso e contribuiscono ad assicurare la longevità. Allo stesso tempo nutrono l’anima e lo spirito. I pino sono gli “alberi immortali” e la poesia e la pittura cinesi antiche sono piene di attestati di ammirazione per loro.

Sebbene i pini siano spesso la scelta migliore, possono essere usate molti altri tipi di alberi o piante. Quelli più grandi contengono il massimo dell’energia e i migliori sono quelli che sitrovano vicino ai corsi d’acqua. Alcuni di loro sono più caldi o più bollenti di altri, alcuni più freschi o più freddi e soltanto la pratica consente di distinguere le diverse proprietà delle varie specie.

  1. cipressi ei cedri abbassano la temperatura e nutrono l’energia Yin.
  2. I salici aiutano a combattere i venti secchi ad eliminare dal corpo l’eccesso di umidità, a ridurre la pressione sanguigna e a rafforzare il tratto urinario e la vescica.
  3. gli olmi calmano la mente e rafforzano lo stomaco.
  4. gli aceri combattono i venti secchi ed aiutano a ridurre il dolore
  5. i carrubi aiutano ad eliminare il calore interno e a bilanciare le condizioni del cuore
  6. Gli alberi di banyan (fichi bengalesi) purificano il cuore ed aiutano ad eliminare l’umidità corporea.
  7. i cinnamoni possono eliminare il freddo dal cuore e dallo stomaco
  8. Gli abeti aiutano a far assorbire le contusioni a ridurre la sudorazione e fanno guarire prima le fratture ossee.
  9. i biancospini aiutano la digestione, rafforzano l’intestino e combattono la pressione bassa.
  10. Le  Betulle abbassano la temperatura corporea, eliminano l’umidità corporea e aiutano a disintossicare l’organismo.
  11. I pruni nutrono, la milza. Lo stomaco, il pancreas e calmano la mente.
  12. 12.i fichi eliminano  l’eccesso di calore corporeo incrementando la salivazione, nutrono la milza e aiutano a curare la diarrea.
  13. i ginco aiutano a rafforzare la vescica e ad alleviare i problemi urinari nelle donne.

Non c’è bisogno di inoltrarsi in una foresta per trovare l’albero giusto con cui lavorare.

Gli alberi che sono abituati ad avere gente intorno comprendono la nostra energia e sono in realtà più accessibili e disponibili di quelli che si trovano nelle zone più selvagge. I parchi cittadini e i cortili suburbani  sono pieni di alberi potenti ed accessibili che amerebbero avere rapporti più stretti con gli esseri umani che dominano il loro ambiente.

Esistono certe dimensioni che rendono gli alberi più accessibili agli esseri umani.

Quando un albero è troppo piccolo, non possiede abbastanza energia per agire segnatamente su di voi. Quando è troppo piccolo non possiede abbastanza energia per agire segnatamente su di voi. Quando è troppo piccolo, non possiede abbastanza energia per agire segnatamente  su di voi. Quando è troppo grande si verifica il problema opposto, e quindi è necessario insistere per ottenere che si interessi di voi. Come fonte di energia curativa è necessario insistere per ottenere che si interessi a voi. Come fonte  di energia curativa è pertanto meglio scegliere un albero grande e robusto di taglia media, per una interazione piacevole uno di taglia piccola. Sebbene non sia necessario arrampicarsi su un albero per iniziare una relazione, tuttavia ciò fa scoprire un mondo completamente  nuovo. Arrampicatevi  facendo attenzione di non procurare danni all’albero.

Stabilire una comunione con un albero

Ci sono metodi precisi per avvicinare, interagire, ritirarsi ed abbandonare un albero. Seguendo una progressione specifica potete creare un rito di comunione silenziosa che può essere capito da voi e dall’albero, per aumentare il potenziale di una interazione armoniosa. Tale progressione è il frutto dell’osservazione del corso naturale degli eventi nella comunione dell’energia sottile e si può applicare a qualsiasi cosa: alberi, rocce, esseri umani o animali, sebbene quanto segue è stato concepito specificatamente per gli alberi.

Prima di tutto, ogni albero, al pari di ogni persona, possiede una personalità, dei desideri e una vita propri. Gli alberi differiscono assai per quanto riguarda i propri gusti nei contatti umani. Alcuni sono molto generosi e desiderosi di fornire tutta l’energia che potete prendere. Altri sono deboli o malati e hanno bisogno del conforto della vostra energia curativa. Alcuni sono delle anime amiche che godono della compagnia umana. Altri ancora sono alquanto indifferenti . Potete imparare a crescere lavorando con tutti loro. Cercate di essere rispettosi e aperti, piuttosto che pressarli per piegarli ai vostri scopi. In questa maniera vi forniranno qualcosa di più di un’altra fonte di Chi: amicizia, un’espressione gioiosa e amore.

Gli alberi operano su una scala temporale più lunga di quella degli esseri umani. Si può superare questa differenza, tornando e ritornando dallo stesso albero, fino a quando la relazione non nasce. Visitatelo regolarmente in modo tale che l’albero sappia quando deve aspettarvi e possa aspettare con ansia di vedervi. Potreste avere la netta impressione che l’albero senta davvero la vostra mancanza, quando ne state lontani per un tempo più lungo del solito.

La comunione spirituale con gli alberi ricorda il fare l’amore più di qualsiasi altra attività umana e, di conseguenza , ci dovrebbe sempre essere della sensualità e della tenerezza. Non dovete tenere sempre la situazione sotto controllo, concedetevi del tempo per rilassarvi e per fondervi in tale comunione. Lasciate che sia l’albero a guidarvi nelle meraviglie della sua vita interiore. Lavorare  con un albero in tal caso può aiutare a mitigare la frustrazione sessuale..

Alcune immagini dal libro sui metodi di  lavoro sugli alberi :

alberi1 alberi2 alberi3 alberi4

 

Third force and electricity

By Guglielmo Menegatti

They say that there is no smoke without fire and also that many clues and coincidence make a sure thing; this is what shall inspire us in reading  this article.

There are many reasons that push us to believe that in ancient times   humanity owned technical and scientific  information  that  have  only been re-discovered  or recovered recently.

For example we know about the rescue of “Bagdad battery”:

bagdad

And we have seen all over  pictures about  Dendera lamps :

dendera

In our previous work  we have explored  the possible connection between ancient alchemists and their  aknowledege  on eletctricity and  way of producing and  using it (https://gradientitemporali.wordpress.com/2014/10/16/alchemy-and-electricity/)

Wwe have reach the conclusion that some illustrations from an alchemic book of 1400, are actually allegorical representations of electrical circuits. But what is even more interesting Is that those circuits have been projected by taking advantage of different principles,  other then those  explained in our current physical books. Even the book’s title “book of the Holy Trinity” is an hint that is confirming our conclusion.

Our interpretative work is based on  an extensive research,  regard an effect  almost unknown and unstudied  by classical physics, which we call the Third Force.  The Third Force is known since  ancient time   and it is an element that has always  been a matter of great importance; it can be found described by all the main world’s religions. The symbol used by religions is the triangle and his name is Trinity.

trinity

In general, according the philosophy expressed  by  many different and most common dogmas, you can say that the union of two opposites generates a third element  that compose the triad and therefore perfection

http://www.instoria.it/home/triade.htm

this third element is also the operating and intermediary  element through which and from which it is possible to realize and materialize the God’s desires.

Our interpretation derived from a larger work, which led us to some conclusions  partially described in the website http://digilander.libero.it/kems/

To understand what we mean and how the third force works, we have to consider that in a closed system, to every action there is always  a correspondent  equal and opposite re-action.  In our closed system “Universe” there is a manifestation of the  purpose to maintaining the status quo, which means that for every action there is a counter-balancing force from Universe itself, which attempts to restore the original situation.

Electricity is one of the many forms in which  this re-balancing force (of the universe)  is manifesting. In other words, electricity does  not exist in his own, but there are always and only two original forces, the one that we cause and consequently the response from the universe ( which is interpreted as electrical current);  this response can appear in different forms, but in essence is still the same (gravity, energy sound etc)

For an analogy  you shall think about the concept of voltage and current and its functional process. In fact in a circuit before there is established  a voltage, and then with a delay in time, which is depending from the type of circuit, there is the generation of a current flow which  is also the cause that produces the work.

In an electric circuit, we usually associate wrongly , the idea  that  the movement of a current and the  conductor that is part of the circuit  are  two  inseparable things. In reality the conductor, despite  having positive properties, it is not part of the circuit, but it is just a vehicle that permit to concentrate energy in a given space.

The lack of a full understanding of how  electricity is working  has  led us, up-to-now,  to  produce not efficient systems. In our circuits, we first create a potential difference and then we destroy it by closing circuit  through a conductor.  In reality when you create a potential it is not absolutely necessary to close the circuit to obtain work. What you shall do instead is  to create a disturbance, for which it is possible to predict the rebalancing behavior of the universe , and to channel the  outcoming energy value in a favorable way.

The third force is generated  in  special symmetric configurations, and it is pretty much a “surplus” of balancing force of the universe.

To understand Third  Force  mechanism and the energy that this made available we need to get used to separate the two basic forces played in whatsoever symmetrical system.

As we said any action  create always a disturbance in the Universe, which try to oppose it  and return the system  to its previous state.  When two elements are  equal, the universe try  to control them generating for each element a single opposition force, but in many case it adds an other force which has the purpose of controlling also  the two forces generated by the same universe. When this force is present,  and one element is perturbed, you will obtain an identical  perturbation even in the other  connected element. The two events, however,  are not contemporary , in fact before there is a  disturbance act, and then with a delay there is the universe re-action of re-balancing,

The third force, in a certain way, can be considered as a cheating  to the Universe, but  of the many possible  way, it is the more natural and it does not need  additional devices or components to be generated. It exploits the inability of the universe to control two identical  elements, acting  one next to the other.

In the scientific aknowledge this element it has not been taken into account and therefore it is not properly used, but you can find many ancient representations from which it is possible to deduce that this type of circuit  was used in the past.

Here below  pictures from websie

http://www.bibleorigins.net/illustrations.html

Here we can find many pictures from second millenium BC where  we can see  something that  looks like a system of production and use  of electricity based on two elements that generated a third

trinity2

trinity3

One particular  device in the above picture can be  compared to other well known devices

 

trinity4

An other hint that is confirming the ancient aknowledge in electric filed it the representation of  “Nataraja”:

dea

In this device we can see an electric motor with  brush (hand with flame) that operates at high voltage (electrostatic), as we infer from the flames around the circle.

In the following movie we can see an interpretation of rotation:

in this movie the outocoming due to  some bad interpretation due to the lackness of information

Here below some examples of  electrostatic motors applications not suitable for industrial application, but  simply for the purpose   of illustrating what I mean:

Project Nataraja is much more elaborate then is visible in the four movies showed above , in fact it has multiples devices on the circumference that shall be studied longer

Elettricità e terza forza.

Di Guglielmo Menegatti

Si dice che non c’è fumo senza arrosto e che molti indizi o  coincidenze fanno  una prova ed è con questa consapevolezza che va giudicato quanto segue.

Molte sono le ragioni che ci fanno credere che nel passato fossero disponibili  informazioni  tecniche e scientifiche di cui abbiamo scoperto o recuperato solo recentemente conoscenza.

E’ noto il ritrovamento della pila di Bagdad:

e sono famose anche le immagini delle lampade di Dendera:

dendera

 

 

Abbiamo già esplorato in un precedente lavoro i possibili collegamenti tra antichi alchimisti e conoscenze sull’elettricità e sui sistemi per produrla ed utilizzarla in questo lavoro:  http://digilander.libero.it/kems/appendiceAlchimia.htm.

La conclusione a cui siamo giunti in questo studio è  che alcune immagini raffigurate in  un libro  alchemico del  1400 sono in realtà  rappresentazioni allegoriche di circuiti elettrici.  Quello che è ancora più interessante è che i  circuiti rappresentati,  lavorano sfruttando dei principi diversi di quelli a cui i nostri libri di fisica ci hanno abituato. Il titolo stesso  del libro dal quale sono prese le foto “book of the Holy trinity” ossia il libro della Santissima Trinità, è una conferma delle nostre conclusioni.

Il nostro lavoro interpretativo si basano su una lunga ricerca relativamente ad un effetto quasi sconosciuto e non studiato dalla fisica classica, che  denominiamo Terza Forza.   La Terza Forza è storicamente un   elemento di grande rilevanza e lo si può trovare descritto da tutte le religione del mondo.    Nelle religioni il suo simbolo è il triangolo e la suo nome è Trinità.

trinity

 

In generale e secondo la filosofia espressa da vari e più diffusi dogmi si può dire che l’unione di due opposti genera un terzo elemento che compone la triade e quindi la perfezione.    http://www.instoria.it/home/triade.htm

Questo terzo elemento inoltre è l’elemento operativo e intermediario per mezzo del quale si realizzano e concretizzano i desideri di Dio.

Le nostre interpretazioni sono legate anche ad un  lavoro più ampio, che ci ha portato a delle conclusioni in parte descritte nel sito dei gradienti temporali http://digilander.libero.it/kems/ .

Per capire di cosa stiamo parlando e come funziona la terza forza bisogna considerare che in un sistema chiuso  ad ogni azione corrisponde sempre un’azione uguale e contraria. Nel nostro sistema chiuso “Universo” esiste una specie di  volontà di mantenimento dello status quo che fa si che ad ogni azione esista una contro-forza riequilibrante da parte dell’Universo stesso, che tenta di ripristinare la situazione originale.

L’energia elettrica  è  una delle tante forme in cui si manifesta la forza  riequilibrante dell’Universo. In altre parole l’energia elettrica non esiste ma esistono, sempre e solo, le due forza prime, quella che noi provochiamo e poi di conseguenza la risposta dell’Universo (che viene interpretata come corrente elettrica);  risposta che può apparire con diverse forme ma che in sostanza è sempre la stessa (gravità, energia, suono etcc).

Per avere un’analogia si pensi al concetto di tensione e corrente e al suo processo funzionale. In un circuito infatti prima s’instaura una tensione e poi con un ritardo, che è in funzione del tipo di circuito, si genera una circolazione di corrente che è anche la causa che produce il lavoro. Quando si pensa ad un circuito elettrico in genere si commette l’errore di associare in modo inseparabile il movimento di una corrente con il conduttore che fa parte del circuito. Il conduttore invece, pur avendo delle proprietà positive, non fa parte del circuito elettrico ma è solo un mezzo che consente di concentrare in uno spazio determinato l’energia.

La mancanza di una piena conoscenza del funzionamento di  questi fattori ha portato fino ad oggi, alla produzione di sistemi non efficienti. Nei nostri circuiti si crea prima una differenza di potenziale e poi la si distrugge chiudendo il circuito tramite un conduttore.    Quando si crea un potenziale non è assolutamente necessario chiudere il circuito per ottenere lavoro. Quello che si dovrebbe fare invece è  il creare una perturbazione della quale sia possibile prevedere il comportamento (riequilibrante) dell’Universo così da incanalare in modo favorevole il valore  energetico derivante .

La terza forza   si genera in  configurazioni (simmetriche) particolari, ed è praticamente  un”surplus” di  forza  riequilibrante dell’universo.

Per ciò che concerne l’energia che si rende disponibile dalla Terza Forza e comprendere il suo meccanismo è indispensabile abituarsi a separare le due forze basilari che sono in gioco in un sistema simmetrico qualsiasi.
Come abbiamo detto quando si compie un’azione si crea sempre una perturbazione nell’Universo il quale tende a riportare il sistema nel suo stato precedente. Quando due elementi sono uguali l’Universo tenta il controllo generando per ogni elemento una singola forza di opposizione ma in più aggiunge, in molti casi, un’altra forza che ha lo scopo di controllare le due forze generate dallo stesso universo. Quando questa forza è presente, se si perturba un elemento si ottiene una perturbazione identica anche nell’altro elemento che è collegato. I due eventi però non sono contemporanei, prima agisce la perturbazione, e poi, con un certo ritardo interviene il riequilibrio.

La Terza Forza se vista in una certa ottica può essere considerata come un imbroglio rivolto all’Universo ma essa fra i metodi possibili è il  più naturale e non richiede componenti o dispositivi aggiuntivi per la sua generazione. Essa sfrutta l’impossibilità dell’Universo di controllare due elementi identici che convivono nelle vicinanze.

Nella cultura scientifica attuale questo elemento non viene preso in considerazione e quindi non viene sfruttato adeguatamente, ma si possono trovare molte antiche rappresentazioni da cui si può  dedurre che questo tipo di circuito fosse utilizzato.

Qui sotto una serie di immagine dal sito:

http://www.bibleorigins.net/illustrations.html

In questo sito ritroviamo molte immagini del   secondo millennio AC  dove viene riportato quello che sembra  un sistema di produzione e sfruttamento di energia elettrica basato su due elementi che ne genera un terzo.

trinity2

trinity3

Possiamo  confrontare il particolare di questa foto con altre immagini che ci sono familiari :

trinity4

 

Un altro indizio che ci conferma le conoscenze  in campo elettrico dei nostri avi è la rappresentazione della “Nataraja”:dea

In questo dispositivo possiamo vedere  un motore elettrico dotato di spazzola (mano con fiamma) che funziona ad alta tensione (elettrostatico), come deduciamo  dalle fiammelle intorno al cerchio.

In questo film un’interpretazione della rotazione:

e in quest’altro film, ciò che ne hanno ricavato non disponendo di una cultura idonea all’interpretazione.

Qui sotto alcuni esempi di applicazioni di motori elettrostatici non ovviamente per applicazioni industriali ma con il semplice scopo di illustrare ciò che voglio dire:

il progetto nataraja è molto più elaborato di quanto è visibile nei quattro filmati proposti qui sopra infatti dispone di dispositivi multipli sulla circonferenza che andrebbero più lungamente discussi.

 

 

storie di alberi… parte due

Ci sono persone dotate di  particolare sensibilità  in grado di percepire cose inaccessibili ai più. Queste persone sono dotate di un sesto senso che li mette in grado di rapportarsi con energie e consapevolezze diverse e le esperienze che ne ricevono sono a volte sconcertanti. Alcune di queste persone  riescono a gestire la loro abilità e grazie alle loro esperienze e capacità  vengono riconosciute dalla società come persone speciali: medium, stregoni  o veggenti. In altri casi queste esperienze possono essere talmente scioccanti da  far destabilizzare chi le subisce.   Per questa ragione chi è in grado di interagire con queste energie deve  necessariamente essere dotati  di  una grande  forza e stabilità interiore per poterle reggere.

perception

Lo scrittore Jone Chioccarello è una di queste persone speciali, che proprio a causa delle sue  capacità  si è trovato spesso testimone  involontario di comunicazioni particolari, quasi fosse una calamita che attrae situazioni bizzarre.

Alcune di queste sue avventure autobiografiche ci hanno spaventato, commosso o divertito nel libro “Un sentiero verso l’ignoto”. I suoi racconti a volte sconvolgenti ed agghiaccianti sono sempre  vissuti con una serenità e una pace interiore, che forse è il  segreto che gli permette di   non  perdere la propria lucidità ed equilibrio mentale di fronte a  situazioni destabilizzante. Dopo averci deliziato con l’aneddoto del faggeto (che possiamo leggere qui) torna con un’altra toccante storia dedicata sulla natura che ci dovrebbe far riflettere :

“...voglio raccontare un altro episodio che mi è successo alcuni anni dopo, questa volta  non con alberi enormi, ma con alberelli da appartamento, un ficus beniamino e una pianta di limoni. Un fatto anomalo che anche se non a livello del precedente è comunque interessante.

Non so come dire  ma a volte mi sento come il “prezzemolo”,   che cresce in maniera incontrollata e a volte è anche infestante; sembra che io arrivi di proposito dove ci sono delle anomalie. Mi sembra di essere un mezzo per condividere forse con altri,  molti fenomeni inspiegabili e probabilmente anche irripetibili.

Un sabato sera mi sono recato a casa di un mio dipendente per prendere accordi e definire alcune modalità per il lavoro che dovevamo riprendere il lunedì mattina.    Suono il campanello e mi viene ad aprire la moglie. A malincuore ho visto che il suo viso portava i segni di freschissime percosse. Ho domandato cosa fosse successo, lei scuotendo la testa e asciugandosi le lacrime “ stavo preparando la cena, e dieci minuti fa, lui con tono imperativo mi ha imposto di andare  dal tabaccaio a comperagli le sigarette. Gli ho fatto notare che stavo a cuocendogli la cena, mi sono arrivati in faccia due ceffoni così sonori che ho ancora un orecchio che mi brucia e mi fischia, comunque siedi che dovrebbe arrivare a momenti”.   

Mi sono accomodato in una comoda e soffice poltrona che aveva il ficus dal lato sinistro e l’alberello di limoni a destra.   Dopo pochi secondi mi sono sentito accarezzare dietro al braccio sinistro. Era estate e indossavo una maglietta senza maniche,  ho fatto un leggero sussulto pensando ad un insetto, ma come mi sono girato ho visto che il ficus “benjamin” aveva le foglie dal mio lato che tremolavano tutte come ci fosse una leggera brezza.

ficusMi sembrava una cosa stranissima, ho avuto per un attimo la sensazione che volesse parlarmi e che chiedesse protezione.  A questo punto ritengo doveroso fare un quadretto di Carlo (il mio dipendente):  appena trent’anni, disintossicato da poco dall’alcool dopo un gravissimo coma etilico, un tipo egoista che molto spesso lasciava trasparire dai suoi atteggiamenti e  discorsi parecchia cattiveria e a volte anche crudeltà. Una cosa che  non mi piaceva perchè sembrava odiasse il mondo intero.

Non so se la cosa fosse da imputare all’abuso di alcool oppure il suo carattere così negativo fosse dovuto a un difetto nel DNA, comunque sta di fatto che nutriva ammirazione solo per sua madre e penso che questo possa bastare.

Ho chiamato sua moglie e le ho fatto notare il fenomeno, lo stupore l’ha assalita immediatamente confermando lei stessa che si trattava di una stranezza. In quel momento abbiamo udito Carlo chiudere  il basculante del garage e aprire il portoncino che dava nella tromba delle scale. Come ha iniziato a salire i gradini è iniziato il vero spettacolo.   Al rumore dei passi, i due alberelli hanno incominciato a vibrare, le foglie agitandosi sembravano  indirizzarsi  verso di me come attirate de un aspirapolvere, quella scena mi ha fatto stringere il cuore e ho passato le mie mani dentro ai loro ramoscelli accarezzando quella paura. Anna si è portata le mani alle guance sussurrando “non è possibile che la cattiveria di quello zoticone possa far paura anche a loro. Intanto i passi di Carlo si avvicinavano, quattro rampe di scale e un lungo corridoio condominiale, sono stati sufficienti per intuire una situazione tutt’altro che positiva. Anna ha incrociato le labbra con un dito in segno di silenzio eclissandosi in cucina e chiudendo la porta, ho dato uno sguardo alle piante e mi sentivo avvolto dal loro terrore e nello stesso istante Carlo ha infilato la chiave nella serratura. Quello è stato un attimo intenso, mi è sembrato che la stanza si fosse svuotata, come se fossero spariti i rumori e anche la forza di gravità, è durato un istante fino all’apertura della porta, e in quel frangente gli alberelli si sono bloccati.

Dopo averlo salutato l’ho subito aggredito con una domanda a bruciapelo “cosa fai a questi poveri alberelli che li trovo malconci?”  E lui con tono sprezzante “ppfff questi quattro stecchi sono il mio divertimento, scotto loro le foglie con l’accendino, spengo le sigarette sulla loro corteccia, trapasso loro le foglie  con un filo per  unirne  alcune  e ci appendo piccoli pesi, e poi guarda “….       Ha tirato fuori da dietro la poltrona una batteria da 12 volt,“ con questa?!, pianto due ferri nella terra, abbevero per bene e poi attacco i cavi, dovresti vedere che bello, se ci sono dei lombrichi escono in superficie.   Che dire?!  Mente contorta, atteggiamenti sadici e violenti con tutti o cos’altro?

Fattostà che anche la due povere pianticelle erano terrorizzate dal suo comportamento carico di cattiveria e me l’hanno dimostrato abbondantemente.

Qua si potrebbe rimanere a fare commenti forse inutile e anche infinite deduzioni per molto tempo, io mi fermo a raccontare l’essenziale di un episodio che merita moltissima attenzione.  Mi auguro che quanto scritto sopra serva per far riflettere almeno qualcuno, ricordando e sottolineando che dove c’è vita c’è energia, e si può sempre attingere qualche insegnamento.

Storie di Alberi e… magia…

Chi ha visto Avatar è rimasto sicuramente affascinato dall idea di un mondo in cui gli alberi comunicano tra di loro e interagiscono con le persone.

interconnesso

 

 

Forse la realtà  qui sulla terra non è così distante da quel mondo di fantasia; negli anni  numerosi studi   hanno dimostrato che le piante sono esseri sensibili  in grado di comunicare.

Qualche anno fa di Guillermo Murphy e Susan Dudley (http://www.amjbot.org/content/96/11/1990.full.pdf)   hanno dimostrato che i vegetali sono organismi sociali, che possono perfino mostrare comportamenti altruistici tra di loro.

Clinton Francis del National Science Foundation (NSF) National Evolutionary Synthesis Center,  ha provato che gli alberi sono sensibili ai rumori elevati che  possono influire negativamente  sulla loro crescita  con conseguenze che perdurano per decenni anche quando la fonte del rumore è scomparsa.

Stefano Mancuso, responsabile del LINV, assieme ai ricercatori dell’University of Western Australia Monica Gagliano, Michael Renton e Martial Depczynski hanno dimostrato che le piante sono in grado di apprendere e di conservare memoria delle informazioni e che le piante sono inoltre  capaci di percepire il pericolo e di sapere esattamente cosa “fare” per evitare i predatori.

Uno dei fenomeni più affascinanti legato al mondo vegetale,  e forse anche  il più sorprendente, è poi la loro capacità di cantare e comporre musica. Questa capacità è stata sondata e studiata dai ricercatori della  Federazione di Damanhur.

margherita

 

Vi sono anche alberi che sembrano in grado di spostarsi come  le walking palm tree (Socratea exorrhiza) che si trovano in america latina.

Insomma il mondo vegetale è molto più sensibile e vivo di quello che siamo abituati a credere.

Noi esseri umani viviamo in simbiosi con il mondo vegetale per ottenere l’ossigeno che è necessario alla nostra  sopravvivenza, ma l’influenza che le piante hanno sul nostro benessere, è forse a livello più profondo. In un libro pubblicato recentemente, “Blinded by Science” (www.blindedbyscience.co.uk) l’autore Matthew Silverstone, prova scientificamente che gli alberi migliorano molti aspetti della nostra salute come: malattie mentali, disturbo di deficit di attenzione e iperattività (ADHD), livelli di concentrazione, tempi di reazione, depressione e diminuzione di emicrania.  Quindi  la scienza  ci conferma che “abbracciare” gli alberi ha un  effetto positivo  sulla nostra salute.

abbraccio

 

 

L’uomo ha sempre percepito che  il mondo vegetale è molto più  vivo ed  interconnesso al  nostro di quello che appare a prima vista, così  gli alberi hanno da sempre  ispirato  miti e leggende. Lo scrittore e botanico francese  Jacque Brosse  nel suo   libro  Storie e leggende degli alberi  spiega bene come in diverse civiltà e in periodi diversi  gli alberi siano stati   considerati come manifestazioni delle divinità e portatori di vita. Nella cultura classica ci sono numerosi riferimenti ad alberi dedicati a divinità, alberi sacri dimore di  dei  e  ninfe,  e  il rispetto dei boschi  in passato era quindi molto importante. Forse dovremmo recuperare un po’ di  questo rispetto.

Per farci riflettere sul rapporto che ci lega intimamente al mondo vegetale  riporto qui di seguito un racconto affascinante  dello scrittore “Jone Chioccarello” che ci aveva già stupito con le avventure autobiografiche raccontate nel suo libro  “un sentiero verso l’ignoto”.

jone

“… Mio padre era morto da appena un mese e per far fronte alla condizione economica alquanto disagiata che avevo ereditato, oltre al mio lavoro, me ne inventavo continuamente di tutti i colori per di racimolare qualche soldo in più.  Avevo ereditato dal nonno una faggeta, un bosco di circa un ettaro con una grandissima quantità di alberi d’alto fusto ( alcuni giganteschi che personalmente non abbatterò mai). Cercavo di vendere della legna perchè  rendeva molto bene e allora il sabato pomeriggio e la domenica mi dedicavo  a fare il boscaiolo, aiutato da un mio operaio, da un amico e da mio suocero, tutte persone abbastanza esperte di boschi e di alberi .

faggeto2

 Era il 1981 e verso il venti di marzo avevo tolto il gesso al piede fratturato. Pochi giorni di riabilitazione erano stati più che sufficienti perché  non potevo permettermi di ascoltare dolori o guardare gonfiori, dovevo solo stringere i denti e andare avanti. La luna si presentava idonea al taglio degli alberi e mi rimanevano gli ultimi due sabati e domeniche per l’abbattimento,  prima della chiusura del taglio, così mi dovetti  incollare alla motosega senza tanti indugi.    Il primo week end abbiamo lavorato solo io e Graziano, il mio dipendente. Abbiamo messo al suolo circa settecento quintali di alberi, il mio intento era quello di abbatterne circa duemila:  i tronchi diritti andavano in segheria per lavoro e il rimanente come legna da ardere. Il sabato successivo erano venuti anche Mario e  mio suocero Girolamo,  che si  dedicavano alla ramatura e all’accatastamento  dei rami, mentre io e Graziano continuavamo il taglio. Ad un certo punto della mattinata , dopo che entrambi  avevamo finito la miscela delle motoseghe abbiamo optato per una pausa per  rifocillare lo stomaco e riposare un pò i muscoli. C’era un sole stupendo che filtrava attraverso i rami del bosco già pieni di gemme belle gonfie in fase di apertura, la temperatura era decisamente primaverile, non si sentiva un filo d’aria, anzi, lavorando sodo sudavamo  avendo  solo la camicia. Si udiva solamente il canto dei fringuelli e di qualche capinera, il bosco sembrava un angolo di paradiso, e mentre  facevamo  lo spuntino ci scambiavamo i nostri pareri inerenti a quella tranquillità che sembrava irreale .

   Dopo aver trascorso una mezzora di relax, ci siamo rimessi all’opera riempiendo il serbatoio delle motoseghe, ma con grandissima sorpresa, al primo tentativo di messa in moto tutti i faggi attorno a noi hanno iniziato a muoversi in maniera molto strana, sembrava che un tornado li attorcigliasse su se stessi. Si sentiva un’atmosfera cupa. Ad un certo punto il movimento delle cime è cambiato,  i rami  hanno perso  il movimento rotatorio, mentre sembrava che i rami si fossero animati di una nuova volontà e che  cercassero di muoversi per  intrecciarsi fra di loro come per darsi la mano, per tenersi come i bambini quando fanno il girotondo, sferzavano l’aria come delle piccole frustate;   si udiva un sibilare continuo, come quando si agita velocemente un ramo di salice e la situazione era  diventata alquanto spaventosa , ci sembrava di essere in un incubo, tutti e quattro con la testa verso l’alto a guardare attoniti quel mistero che si era sprigionato solamente attorno a noi, e non riuscivamo a  capire cosa stava succedendo .

abbraccioalbero

   Mario è stato il primo a dimostrare la sua paura, inginocchiandosi  facendo il segno della croce e mormorando alcune parole che non sono riuscito a sentire  perché la portata del fenomeno era inquietante. Mio suocero che era accanto a me, mi ha messo una mano sulla spalla dicendo ”è una cosa che fa paura,  mi sento il cuore in gola, qua c’è da farsela addosso”, Graziano che stava affilando la catena, dopo essersi bloccato ha semplicemente detto “non sarà mica la fine del mondo?”.  Io che avevo la pelle d’oca anche lungo la spina dorsale e le mandibole inchiodate dalla tensione guardavo e pensavo: “questo potrebbe essere un duro rimprovero fatto anche con ragione” , a quel punto mi sono avvicinato ad un faggio, l’ho abbracciato, sentivo le sue vibrazioni che partivano dalle radici, le ho interpretate come paura, paura di essere tagliati forse, ma sentivo che attraverso quel tronco scorreva tanta energia, io quel faggio l’ho stretto a più non posso e poi l’ho baciato, mi sono poi girato e ho detto ad alta voce ,”da oggi il taglio è chiuso e non riaprirà più se non per pura necessità, perché anche la natura che ci circonda ha il sacrosanto diritto di vivere!”. Da li a pochi secondi  tutti gli alberi avevano smesso la loro singolarissima comunicazione che ci aveva lasciati tutti quattro con il morale in fondo alle scarpe. Ne abbiamo parlato però per molto tempo, perché un caso simile deve essere per forza comunicato ad altri e l’ultimo che ha smesso di raccontarlo è stato mio suocero perché probabilmente si è reso conto che non esiste niente di impossibile.  Io, per conto mio penso a qualsiasi cosa o possibilità, cerco di analizzare tutto senza farmi sfuggire niente mettendo a confronto anche le più piccole stupidaggini. Sono quindi del parere che in quel momento si sia aperta una porta o un possibile condotto di comunicazione tra la (madre) terra  che io ritengo viva e il celo, o meglio il cosmo. E’  come se si fosse aperta una valvola di sfiato di una enorme pentola a pressione. Noi quattro che non so se siamo stati i fautori dell’innesco, ci siamo trovati nel bel mezzo di quell’anomalo vortice avvolti in una atmosfera da brividi, uno più inebetito dell’altro a guardare un fenomeno inspiegabile. Quell’angolo di natura è poi diventato il mio bosco “sacro” e lo paragono a molti luoghi della terra simili al mio , tipo le tombe dei giganti e i nuraghi in Sardegna, Stonehenge , le piramidi di Giza o del Messico, il Machu Picchu, Lourdes e tantissimi luoghi di energia,  non, dove c’è qualcosa di misterioso e irreale che ti avvolge;  e senza lasciarsi prendere dalla suggestione, basta chiudere gli occhi e respirare lentamente a pieni polmoni si può sentire anche l’aria con vibrazioni diverse e il cervello che si svuota dalle problematiche e incomincia a star bene e sorridere   come stessimo viaggiando in un’altra dimensione, comunque sta sempre il fatto che quei faggi dovrebbero aver attinto l’energia da una fonte immensa ed inesauribile aumentando le loro funzione vitali in una comunicazione da brividi che rasenta l’inverosimile o l’umano.”

TESLA AND HIS GOLDEN EGGS

By Guglielmo Menegatti

English Version from: http://digilander.libero.it/kems/AppendiceTelsaUova.htm

TESLA

I personally think that Aesop’s fables, besides being an ethical and moral educational teaching, (albeit in a careful concealed way) are a means of preserving and transmit information and knowledge that comes from an unknown origin, probably from a pre-human civilization.

Aesop  was a fabulist that lived in ancient Greece, 600 years before Christ; to understand how Aesop was keep in consideration  from wise men of that time we will cite here following a  quote of  Dante’s  Convivio IV XXX (book 4 chapter 30) :

Here it should be noted that, as our Lord has said,

one should do not cast pearls before swine,

for it does them no good and brings harm to the pearls

With those words Dante (that is also known as one of the biggest Initiated of that time) warns us about sacredness of Aesop’s fables; he warning not to reveal the hiding true meaning , because as Jesus Says, “one should do not cast pearls before swine” then he specifies and emphasizes that both who discloses and who receive (when the receiver is a swine) will be harmful.
Then Dante continues:

“..And as the poet Aesop says in his first fable,

a grain is worth more than a pearl to a cock, and he therefore leaves the one and takes the other

The statement warns that anyone, that by his own nature, is not ready to receive a teaching, rather than appreciate the pleasure of knowing, he will use the information for his own interest, for  evil purpose.

In other world, evil people are more attracted by trivial and external aspect of things (pearl  or  daisy   intended  as  precious thingss) rather then their inner and real value (cock leaves  the ” wheat” grain, a good food  and prefe to feed  himself with  pearls that have no nutrients )

In the further paragraph, in a synthetic and extremely beautiful way, Dante is recommending us to read these stories carefully, because only in this way it will be possible to find,first the room and then the noble woman who lives there (woman here means Philosophy or science):

”Considering this, as a precaution I direct my canzone to reveal its purpose where this lady, namely Philosophy, is to be found. This most noble lady (philosophy) shall then be found

when her dwelling-place is found, that is, the soul in which she dwells”.

One of the most famous Aesop’s tale is certainly “The Goose That Laid the Golden Eggs “which in summary, tells about a farmer who is not happy to receive a golden egg for each day, so he decided to open the chicken belly to extract with a single operation all the valuable content.
But the improvised surgeon managed only to kill the goose, which (poor thing) didn’t hide anything in his bowels.
You dont need to be an analyst or a psychologist to understand that this story has not pure entertaining  purpose; at the same time it is too abstract to teach ethics because it is illogical and inconsistent. In fact to be honest, (I invite you to read the original) I cannot even consider it a fairy tale because it doesn’t makes you dream about it, as it does not have reference to the daily reality and it is not teaching education.
Without going too deep into the story’s anomalies, with the risk to lose the aim of this document, I would like to emphasize that if the lucky farmer was not happy there must be a reason.
The farmer at each brood (daily) obtained a golden egg which means that he received daily at least 200 grams in gold, a value that is able to satisfy any greedy desire; Beside this, even without taking in consideration the known prudence and wisdom of peasants (who ponder before acting), I do not believe that someone could have killed or hurt a so gorgeous bird.
However if the egg was not completely gold, but only the shell was gold, then the plot of the story and the reaction of the farmer was taking logic sense and justification. In fact the only shell in gold weighs few grams.
The golden eggs are not only found in Aesop’s fable, but also in many legends of every country.
Hindus say that all God power is contained in a golden egg; Finns believe that all the Creation sun,Stars etcc were generated from a golden egg, a similar myth is said by Buddhists and also the idea that birds, and in particular doves witch very often  represent  the arrival of abundance or a radical change and…   it is possible to go on.

Tesla (1856-1943) was a scientist and his invention has greatly improved the quality of our lives.
The greatest inventions of this real genius, while being enormously useful and used, were not able to give Tesla the deserved rewards, because Tesla died poor spending last year’s o his life abandoned in solitude in a New York hotel.
Various Tesla biographies, regardless of who wrote them, looks virtually identical and; they look amazingly similar even in exposition style.
Those biographies are so inconsistent and unbelievable that they look like they are part of a premeditate plot; actually they are so false and contradictory that with a little bit of attention it is easy to detect lies from real facts.
I wish to say that the real facts are certainly the ones that in the biographies seem unusual, eccentric or fanciful.
Without going too much in dept, and to remain in the aim of this little works, I wish to extrapolate from the biographies a passage which refer to the last period of Tesla life. Here following the text:
Tesla, neglected by everybody, he was leaving with the only support of a small pension granted from Yugoslav Kingdom in a New York hotel. His favorite pastime was to look after pigeons. For his pigeons he had built a shelter and next to it a place of care, and he was giving full attention to their diet, in fact he prepared  and feeded the birds with a special recipe of his invention
It is also tells about a great friendship between Tesla and a special pigeon; this friendship was so great that when the beloved pigeon died, from the bird small eyes, arose an intense bright light.
No need for deep investigation to realize that Tesla poverty was quite unusual.
Our poor man in fact was living in “New Yorker” hotel and here is the picture of the hotel:

newyorker

Obviously Tesla was not staying in a regular room but in a “suite” so, in my modest opinion of course, Tesla knew how to integrate his modest pension.
Among Tesla’s manias, it looks that there was a fixation for number”3” and its multiples.
This number  (three) does not looks like it is connected with  matematic or cabalistic reference, but most probably it is referred somhow  to an alchemic memory , where number nine is rapresenting  walnut tree, while number three is  its fruits that is  also the trinity symbol.

This symbol or number three in particular is referred to the femminine flower of this three, that often blossom in couple of two by two , where the shape somehow remind about number three.

The shape of the gem is somehow reminiscent of the number three.

noce

I point out two additional information about this very common tree very peculiar:
1) It has the property of being self- fertile in fact the same tree is producing at the same time flowers female and male.
2) Many God’s and Jesus representation and also about various deities around the world are drawn inside an oval (a side or a quarter)  that looks like the picture of a  nutshell;  the oval shape can be indentify with a  nutshell for thickness and  wrinkle  aspect that are not typical of eggs.  What makes us lean towards the walnut idea, is the shape that is frequently quite pointy both at the base and at the top, the thickness used for the profile in the picture that is too thick in proportion to represent an egg shell, and from the opening that separate left side from right side that is used to separate two sides. An egg cannot be separate sharply in two sides or in quarter as some myth says and how it is shown in several sacred pictures.

click on following pictures  to enlarge

 

madonna0

madonna1madonna4madonna3

 

In this picture it is possible to notice the particular layout of the angel’s cloaks on the board at the right side of the egg.

croce

 

It is possible to connect this oval picture enclosing Gods and Saints to the very old concept of Cosmic Egg , but some clues are giving more consistence to the walnut idea, than the egg one; or at least, it give the idea of a certain connection between the two symbols , like in a way, the two concept are mutually or sequential interchangeable

The today legacy with the past are everywhere, on frames, mirrors, portraits, paintings all very well framed by a rich and well-carved oval.
What can be so peculiar about nut tree and his flowers to arise all this attention? What role might it have?
I guess two following  hypotheses,  cinder  resulting from  flower or  nut shell of walnut tree  can be :

1)  an element that shall be add to burning in the alchemical furnace or

2) It can be a powder that shall be add to some cooking recipe to achieve some unusual effect.

Before going on we need to clarify a very important Physics concept that we will use here following: “transmutation”.
Transmutation is a natural or artificial process through which it is possible to transform an element in another one. For example uranium can transmute into lead, and this reaction is applicable to almost all the elements that constitute up matter.

The transmutation concept was used by alchemists before being used commonly in physics. Fort alchemists transmutation is a process by which from a basic poor substance   through various chemical reaction and refining it is possible obtaining gold (means as metal) and spiritual elevation.
In modern physics transmutation is an ordinary concept, a phenomenon commonly used.
In nuclear reactors for example they occur normally, and through special devices it is possible create new material that does not exist in nature.
Some of transmutation that occur in nature are well note, like for example the carbon decay is used normally for dating organic substance age.
According classical physic it is not possible to obtain transmutation quickly or without a lot of energy, but not all researcher however think this way.
The first one that has had some doubt about the relationship transmutations- energy was Kevran, a French scholar that disclosure (working very hard) the biological transmutation concept .
Biological transmutation according to Kevran’s theory is a transmutation that occurs normally in living organisms (in real time) without the use of any special amount of energy.
Kevran did experiments on the transmutation of potassium in calcium and in particular, he collected information’s and showed evidences about anomalies in bird’s eggshells creations.
In birds case the anomaly was determined by the fact that the egg shell contained more calcium that the one introduced through feeding.
Kevran experiments showed that birds enclosed in a controlled environment , despite been nourished with food lacking calcium, were able to produce eggs (with shell)
Obviously the food was a special one containing substances such as aluminum silicates and potassium silicates.
Potassium (tartaro) has a great importance in chemistry and can be extracting very easily as carbonate from plants ashes, so it is possible that walnut tree and his flowers can be particularly indicate for this purpose. The creation of silicate is very easy, as you only need to combine ashes with sand and put the mixture in a high temperature oven.
In summary:
– Aesop tell us that since long time is acknowledge that shell can be made of gold
– Kevran discovered that birds are able to make biological transmutation
– Tesla was maniac for number 3, and he is not the only one as for example Dante became psychopath for nr. 3
– Tesla loved pigeons and when he dies his favorite pigeon emitted light (it probably became radioactive  )
Is it possible that “nocino” liquor is the real elixir of life?

Riferimenti utili
http://it.wikipedia.org/wiki/Nikola_Tesla
http://www.iosononelfuturo.it/files/oro_alchemico.html
Http://La noce simbolo dell’uomo e della divinità
http://www.cavernacosmica.com/simbolo-e-significato-dellalbero-di-noce/
http://ok-ambiente.com/2009/11/24/il-noce-simbolo-di-morte-e-rigenerazione-e-potente-rimedio-fitoterapico/
http://www.cartomanzia-astrologia.com/le-erbe-magiche/il-noce/
http://it.wikipedia.org/wiki/Corentin_Louis_Kervran
http://www.poesialatina.it/_ns/Greek/tt2/Esopo/Esopo089b.html
http://www.educazionesostenibile.it/portale/sostenibilita/tecnica-a-ecologia/racconti/1598-npk-k-per-potassio.html
http://www.fisicamente.net/FISICA/index-1387.pdf
http://it.wikipedia.org/wiki/Vetro_solubile
http://en.wikipedia.org/wiki/Vivekananda
http://www.windoweb.it/guida/scienze/biografia_Nikola_Tesla_07.htm
http://menteecuoreincucina.wordpress.com/2014/06/24/il-liquore-delle-streghe-il-nocino-di-san-giovanni/
http://it.wikipedia.org/wiki/Uovo_cosmico
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=728
http://icbrisighella.racine.ra.it/progscientuovo/uovo_mitologia.htm
http://www.angolohermes.com/Simboli/Noce/Noce.html
http://www.angolohermes.com/Simboli/Uovo/Uovo.html#Uovo_Filosofale