Simbologia esoterica

da LA DOTTRINA SEGRETA – Blavatsky

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La Dottrina Segreta dice che all’inizio di un periodo attivo ha luogo un’espansione di questa Essenza Divina dall’esterno all’interno e  dall’interno all’esterno, in conformità della legge eterna ed immutabile; e l’universo fenomenico o visibile è il risultato ultimo della lunga catena di forze cosmiche messe progressivamente in moto.

E così, tornando alla condizione passiva, l’Essenza Divina si contrae, e l’opera anteriore della creazione viene gradatamente e progressivamente annullata. L’universo visibile si disintegra, i suoi materiali si disperdono e “la tenebra” solitaria e unica aleggia ancora una volta sulla faccia dell’abisso.”

Per usare una metafora tolta dai libri segreti e adatta a rendere l’idea ancora più chiara, un’espirazione dell’“essenza sconosciuta” produce il mondo, ed una inspirazione lo fa scomparire. Questo processo è in azione da tutta l’eternità, e il nostro universo attuale non è che uno delle infinite serie che non hanno princìpio e che non avranno mai fine

La prima figura è un semplice disco    .

La seconda, nel simbolo arcaico, è un disco    con un punto al centro, prima differenziazione nelle manifestazioni periodiche della Natura eterna, senza sesso ed infinita, “Aditi in QUELLO”, 1 o lo Spazio potenziale entro lo spazio astratto.

Nella terza fase il punto si trasforma in un diametro   . Questo è il simbolo della Madre-Natura divina ed immacolata, nell’Infinità assoluta che abbraccia tutto.

Allorché questo diametro orizzontale è attraversato da un altro verticale   ,  abbiamo la Croce Terrena. L’umanità ha raggiunto la sua terza Razza-Radice; è il segno dell’origine della Vita umana.

Quando la circonferenza scompare e lascia solo la croce +, è il segno che la caduta dell’uomo nella materia è compiuta, ed ha inizio la Quarta Razza.

La croce nel cerchio simboleggia il puro Panteismo; quando la croce non è circoscritta, il segno diviene fallico. Aveva lo stesso significato, come pure altri, come un Tau iscritto nel cerchio,  , o come un “martello di Thor”, la così detta croce Jaina, o Svastika, dentro al cerchio  .

Il terzo simbolo,  il cerchio diviso in due da un diametro orizzontale — serviva a indicare la prima manifestazione della Natura creatrice, ancora passiva perché femminile. La prima vaga percezione dell’uomo, per quanto riguarda la procreazione, è femminile, poiché l’uomo conosce meglio sua madre che suo padre. Per questo motivo le divinità femminili erano considerate più sacre di quelle maschili. La Natura, dunque, è femminile e, fino ad un certo punto, oggettiva e tangibile; e il Princìpio Spirito che la feconda è celato.

2 Aggiungendo una linea perpendicolare al diametro orizzontale del cerchio, veniva formato il tau, la più antica forma di questa lettera. Era il glifo della terza Razza-Radice fino al giorno della sua caduta simbolica, cioè quando ebbe luogo la separazione dei sessi per evoluzione naturale; allora la figura divenne , o la vita asessuata, modificata o separata — un doppio glifo o simbolo. Con le sotto-razze della nostra Quinta Razza esso divenne in simbologia il Sacr’ e in ebraico N’cabvah, delle Razze formate per prime;

3 poi esso si trasformò nell’egiziano  l’emblema della vita, e più tardi ancora nel segno di Venere ♀. Viene quindi la Svastika (il martello di Thor, o “Croce Ermetica”), che essendo interamente separata dal suo cerchio diviene così puramente fallica. Il simbolo esoterico del Kali Yuga è la stella rovesciata a cinque punte , , con le sue due punte (corni) voltate verso il cielo, il segno della stregoneria umana, posizione che ogni occultista riconoscerà appartenere alla Magia della “mano sinistra” ed usata in magia cerimoniale.


Nel libro di alchimia del 1738  “Catena Aurea Homeri”,  troviamo un  illustrazione  che dovrebbe rappresentare  come parte di una Scala dell’ Essere che va dal Caos Universale sino alla Quintessenza usando gli stessi simboli:

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……….

Il Catechismo Occulto contiene le seguenti domande e risposte:
Che cosa è ciò che è sempre?” 

“Lo Spazio, l’eterno Anupâdaka.” [Senza Genitori]
 “Che cosa è ciò che fu sempre?”

“Il Germe nella Radice.”

 

“Che cosa è ciò che va e viene continuamente?”

“Il Grande Soffio.”

 

 “Vi sono dunque tre Eterni?”

“No, i tre sono uno. Ciò che è sempre è uno, ciò che fu sempre è uno, ciò che sempre è e sempre diverrà è pure
uno: e questo è lo Spazio.”
“Spiega, o Lanu, [discepolo].”

“L’uno è un Cerchio [Anello] ininterrotto, senza circonferenza, perché esso è dappertutto ed in nessun luogo; l’Uno è il Piano illimitato del Cerchio, che manifesta un Diametro soltanto durante i periodi manvantarici; l’Uno è il Punto indivisibile che non si trova in nessun luogo, percepito ovunque durante quei periodi; è la Verticale e l’Orizzontale, il Padre e la Madre, la sommità e la base del Padre, le due estremità della Madre, che non raggiungono in realtà nessun luogo, perché l’Uno è l’Anello come pure gli Anelli che sono in quell’Anello. È la luce nelle Tenebre e le Tenebre nella Luce: il “Soffio che è eterno”. Esso procede dall’esterno all’interno, quando è ovunque; e dall’interno all’esterno, quando non è in nessun luogo — (cioè Mâyâ,1 uno dei centri). 2 Esso si espande e si contrae [esalazione ed inalazione]. Quando si espande, la Madre si diffonde e si dissemina; quando si contrae, la Madre si ritira e si raccoglie. Ciò produce i periodi di Evoluzione e di Dissoluzione, Manvantara e Pralaya. Il Germe è invisibile e ardente: la Radice [il piano del Cerchio] è fredda, ma durante l’Evoluzione e il Manvantara, la sua veste è fredda e radiante. Il Soffio caldo è il Padre che divora la progenie dell’Elemento dalle molteplici facce [eterogeneo], e lascia quelli che hanno solo una faccia [omogeneo]. Il Soffio freddo è la Madre che li concepisce, li forma, li alleva e li riprende nel suo seno, per riformarli all’Aurora [del Giorno di Brahmâ o Manvantara.]

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