La Capnomanzia è un’antica tecnica di divinazione che consiste nella lettura del movimento del fumo; questo essendo un elemento estremamente leggero riesce ad intercettare le impercettibili energie (eteriche e non) che lo circondano. In questi scatti vediamo i fili di fumo che intrecciandosi, agglomerandosi e disperdendosi sembrano giocare e danzare con invisibili correnti sospesi a mezz’aria. Abbiamo l’impressione che una volontà cerchi di raccontare delle storie tracciando immagini oniriche e fantasiose.
Le foto danno la sensazione di un interazione tra l’elemento impalpabile e la fotografa, che riesce a rubare al fumo alcuni attimi di intimità. Il rapporto particolare che si instaura tra chi fotografa e il fumo è dimostrato dalla bellezza e dall’eleganza delle immagini, che sono delle piccole opere d’arte.
Per eseguire la tecnica di divinazione della capnomanzia, il negromante usualmente pone sul carbone acceso grani di papavero, foglie di verbena e di salvia, e osserva i disegni del fumo oppure la direzione che esso prende per poterne trarre auspici.
LeLe (Lenina G.) per questi scatti ha utilizzato una semplice macchina digitale, fumo di incenso e la suggestione della notte, e senza la presunzione di voler leggere il futuro, si è limitata a cogliere la bellezza dell’attimo fuggente.